Assegnazione dei Premi di laurea “Ing. Brunello Sarno”

Il giorno 4 ottobre, dopo i saluti di apertura delle Giornate A.I.C.A.P. 2007 svoltesi presso il Grand Hotel Salerno, ha avuto luogo la cerimonia di assegnazione dei due premi di laurea intitolati all’Ing.Brunello Sarno, premi dovuti all’iniziativa della Famiglia Sarno e giunti alla loro sesta edizione.

Il Presidente Prof.Sanpaolesi ha dato la parola al Past President Prof.Radogna, il quale ha dato preliminarmente lettura del verbale della riunione della Commissione giudicatrice:

“ Il giorno 5 Settembre 2007 si è riunita, presso la sede dell’A.I.C.A.P. in via Barberini, 68 in Roma, la Commissione giudicatrice per l’assegnazione dei premi di laurea “ing. Brunello Sarno”, per l’anno 2007.

I premi sono stati istituiti dalle Signore Inoria Pepe Sarno e Maria Teresa Sarno, con il patrocinio dell’A.I.C.A.P. per onorare la memoria dell’ing. Brunello Sarno, socio e consigliere dell’A.I.C.A.P.

La Commissione è stata nominata dal Consiglio Direttivo ed è composta da:

- prof. ing. Luca Sanpaolesi, presidente dell’Associazione

- dott. ing. Marcello Mauro, vicepresidente dell’Associazione

- prof. ing. Piero Marro, Politecnico di Torino

- prof. ing. Camillo Nuti, Università di Roma Tre

- prof. ing. Mario Paolo Petrangeli, Università di Roma “La Sapienza”

Sono altresì presenti, su invito del presidente, il prof. ing. Marco Menegotto vicepresidente dell’Associazione e coordinatore del Comitato Scientifico del Convegno ed il prof. ing. Emanuele F. Radogna, past president ed amico del compianto ing. Brunello Sarno e della sua famiglia.

Per questo motivo il prof. Sanpaolesi ritiene opportuno che sia il prof. Radogna a presentare i nominativi dei vincitori dei premi di laurea.

Risultano pervenuti n. 5 plichi, tutti entro il termine stabilito nel bando.

Messe per il momento da parte le buste contenenti i nominativi dei candidati, la Commissione ha proceduto all’apertura dei plichi contenenti gli elaborati che risultano contrassegnati dalle seguenti sigle:

a) AS11 9XL

b) BUL 148

c)

d) LW 049 A

e) 1989

La Commissione, visto il bando del concorso e le finalità statutarie dell’Associazione, ha preliminarmente deciso di valutare sia gli aspetti progettuali che gli approfondimenti normativi e di ricerca scientifica e tecnologica, finalizzata alla realizzazione di opere di calcestruzzo strutturale.

La Commissione, terminato l’esame degli elaborati, è pervenuta alla seguente decisione di assegnazione dei premi:

ELABORATO DI LAUREA DENOMINATO «BUL 148» DAL TITOLO

“RINFORZO DI TRAVI IN C.A. CON CALCESTRUZZI FIBRORINFORZATI AD ELEVATE PRESTAZIONI”

Quaranta anni fa il professore francese Robert L’Hermite ha proposto una tecnica innovativa per il rinforzo di travi e di pilastri di calcestruzzo armato, incollando sulla superficie degli elementi strutturali lamiere di acciaio, rese ad essi solidali mediante la interposizione di resine epossidiche.
Oggi il rinforzo esterno dei suddetti elementi strutturali può essere realizzato mediante l’applicazione diretta di un rivestimento di calcestruzzo fibrorinforzato ad elevate prestazioni, che non richiede l’impiego della armatura convenzionale di acciaio, sostituita da microfibre di acciaio.
Per quanto riguarda il calcestruzzo, esso ha sia la proprietà di essere molto fluido e, quindi, autocompattante, che quella di avere resistenze a compressione superiori a 100 MPa, con l’impiego di aggregati con resistenza elevata e di grani del fumo di silice, che aumentano la densità dell’impasto.
Tenuto conto delle caratteristiche innovative dei calcestruzzi fibrorinforzati ad alte prestazioni, la prima parte della tesi è stata dedicata alla definizione dello stato dell’arte, sulla base di una approfondita ricerca bibliografica, relativa al dosaggio dei componenti del conglomerato, alle conseguenti proprietà meccaniche, ai procedimenti per la modellazione del comportamento del materiale sotto carico, e, quindi, per la individuazione di campi di applicazione concreti, con riferimento ad opere realizzate con calcestruzzi fibrorinforzati ad elevate prestazioni.
La seconda parte della tesi è stata dedicata alla sperimentazione numerica, relativa alle travi rinforzate, con il metodo agli elementi finiti, utilizzando il programma DIANA 9.
Questa parte si è articolata in quattro fasi:

1) studio delle travette in calcestruzzo fibrorinforzato ad alte prestazioni, per verificare la concreta modellazione del calcestruzzo utilizzato nella camicia di rinforzo;

2) analisi della trave armato senza rinforzo, ottenendo risultati utili per il confronto con lo studio della trave rinforzata;

3) analisi della trave rinforzata, che ha messo in evidenza l’influenza della interazione fra il calcestruzzo e le fibre di rinforzo sul comportamento della trave;

4) previsione di possibili sviluppi futuri, che ha messo in evidenza il ruolo della duttilità a trazione dei composti cementizi fibrorinforzati, che consente di raggiungere deformazioni molto maggiori di quelle del calcestruzzo ordinario.

Dal complesso delle indagini svolte dalla Candidata risulta confermata la validità della tecnica di rinforzo delle travi di calcestruzzo armato con la realizzazione di uno strato di calcestruzzo fibrorinforzato ad elevate prestazioni dello spessore di 4 cm sulle superfici laterali e sull’intradosso della trave esistente.

ELABORATO DI LAUREA DENOMINATO “«LWO 49A» DAL TITOLO

“COMPORTAMENTO A LUNGO TERMINE DI TRAVI IN CALCESTRUZZO AUTOCOMPATTANTE”

Nel corso della tesi è stata svolta un’indagine sul comportamento teorico e sperimentale sul comportamento di travi sottoposte a prove di carico, confezionate con calcestruzzo autocompattante. A tale scopo sono state effettuate numerose prove, che hanno richiesto la durata di oltre due anni, svolte presso il Laboratorio Sperimentale del Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque e del Rilievo del Territorio della Facoltà di Ingegneria di Bologna.
Preliminarmente viene trattato il problema delle deformazioni differite nel tempo, del ritiro e del creep, considerando il calcolo della deformazione viscosa e richiamando la teoria della viscosità lineare, con riferimento alla soluzione dei problemi della viscosità.
Vengono quindi richiamate le caratteristiche essenziali del calcestruzzo autocompattante ed alcune delle più famose applicazioni strutturali di questo materiale, a cui fa seguito il confronto fra il calcestruzzo autocompattante ed il calcestruzzo normale, segnalando vantaggi e svantaggi dell’uso del calcestruzzo autocompattante.
Viene quindi richiamata la normativa vigente, riportata in sette norme UNI.
Segue la descrizione della strumentazione utilizzata nel corso del controllo del comportamento dei provini e delle travi (estensimetri, omega, per valutare l’ampiezza delle fessure, LVDT, per misurare l’abbassamento delle travi nelle prove di creep e di rottura, utilizzando l’induzione elettromagnetica, le celle di carico, per misurare la forza di compressione gravante su un generico corpo). Viene quindi descritto il sistema di acquisizione dati multicanale per la gestione ed il condizionamento dei segnali.
Per quanto riguarda il software è stato adottato un programma basato sul software LAB VIEW, della National Instruments.
Vengono quindi descritte le prove che riguardano le proprietà reologiche del materiale (prove di creep e ritiro).
Fanno seguito le prove di rottura su cilindri e la valutazione della resistenza e del modulo elastico. Seguono le prove di creep e le prove di rottura su travi ((travi T1 e T2, provate dopo 37 giorni di stagionatura, travi T3 e T4, portate a rottura dopo essere state sottoposte a carico costante per circa 404 giorni, travi T5 e T6, portate a rottura dopo un periodo di maturazione in cella climatica di 440 giorni).
Si procede quindi all’analisi dei risultati con il confronto fra i dati relativi alle rotture e con l’analisi sezionale per la determinazione della posizione dell’asse neutro a diversi tempi di maturazione del conglomerato, basandosi sui dati dei provini nelle prove di laboratorio.
L’indagine si conclude con la modellazione dei risultati per verificare se modelli analitici di letteratura sono in grado di descrivere il comportamento di travi in calcestruzzo autocompattante soggette a creep.
Vengono considerati quattro modelli:

1) il modello di W.A.M. ALWIS;

2) sviluppo del modello di ALWIS con i dati ricavabili dal CEB;

3) il modello di Raed M. Samra;

4) sviluppo del modello di Samra con i dati ricavabili dal CEB.
Si procede quindi all’esame dei risultati dei suddetti modelli, relativi alla previsione dell’abbassamento in mezzeria delle travi T3 e T4. Valutata la freccia media degli abbassamenti delle due travi suddette, essa viene confrontata con le frecce calcolate con i quattro modelli precedenti e si rileva che essi risultano inferiori agli abbassamenti misurati, ad eccezione del modello di ALWIS.
Con riferimento poi al procedimento iterativo proposto da Samra, viene rilevato che in essi compare il valore del modulo elastico valido per i calcestruzzi normali; esso viene quindi sostituito con il valore ricavato per calcestruzzi autocompattanti, ottenendo risultati molto più vicini a quelli reali.
La accurata indagine sperimentale fornisce quindi anche una guida ai progettisti per la attendibile valutazione nel tempo della freccia di travi inflesse nel caso dell’impiego del calcestruzzo autocompattante. Va rilevato altresì il concreto contributo del Candidato nella ricerca svolta dal Dipartimento.

Dopo aver formulato il sopracitato giudizio, la Commissione è passata all’esame delle buste per l’accoppiamento dei nomi che risultano:

ELABORATO DI LAUREA DENOMINATO «BUL 148» DAL TITOLO

“RINFORZO DI TRAVI IN C.A. CON CALCESTRUZZI FIBRORINFORZATI AD ELEVATE PRESTAZIONI”

dott. ing. Cristina ZANOTTI (voto di laurea 110/110 e Lode) laureatasi presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Brescia, relatore il prof. ing. Alberto Meda

ELABORATO DI LAUREA DENOMINATO “«LWO 49A» DAL TITOLO

“COMPORTAMENTO A LUNGO TERMINE DI TRAVI IN CALCESTRUZZO AUTOCOMPATTANTE”

dott. ing. Lorenzo LONGHI (voto di laurea: 100/100)

laureatosi presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bologna, relatore il prof. ing. Marco Savoia”

La Prof.ssa Inoria Pepe Sarno e l’Architetto Maria Teresa Sarno, le quali hanno presenziato alla giornata inaugurale del Convegno in rappresentanza della famiglia, hanno quindi consegnato i premi ai vincitori.

A conclusione della cerimonia, il Prof.E.F.Radogna ha rinnovato i ringraziamenti più sentiti dell’Associazione alla Famiglia Sarno per aver voluto ancora una volta confermare l’iniziativa dei premi di laurea.